TURISMO DELLA BELLEZZA: QUANTO SONO AFFIDABILI I PACCHETTI ALL-INCLUSIVE?

Quando si parla di chirurgia plastica estetica e di ritocchino, ormai, si prende in considerazione un fenomeno senza più frontiere: non solo sono aumentati gli interventi di chirurgia plastica in molte nazioni, ma il turismo medico ha coinvolto anche la bellezza. Si stanno, infatti, diffondendo i viaggi all’esterno che hanno come obiettivo quello di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica. 

Turismo della bellezza: quali sono le mete più gettonate?

Tra le mete più popolari per il turismo della bellezza si hanno la Corea del Sud, con oltre 16 interventi ogni mille abitanti, e oltre 50.000 pazienti stranieri che ogni anno si recano nel paese per sottoporsi ad un intervento. 

Accanto alla Corea del Sud, anche la Grecia è una meta particolarmente popolare, con 14 interventi ogni mille persone. La International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS) rende noto che questo fenomeno particolare sta crescendo con un ritmo strabiliante, oltre il +15% all’anno. 

L’Italia segue appena dopo, con 13 interventi ogni mille persone. Dopo l’Italia seguono il Giappone (12 interventi ogni mille) e il Brasile (11 interventi ogni mille persone). Si tratta di numeri che attestano una crescita nella percezione positiva che si ha nei confronti della chirurgia estetica. 

Quali sono gli interventi più diffusi e perché?

Tra gli interventi più diffusi di chi decide di sottoporsi all’operazione all’estero vi sono: 

Si tratta di statistiche globali che possono variare da paese a paese. Il motivo per cui ci si rivolge all’estero, infatti, è spesso il costo inferiore dell’operazione rispetto a quello del Paese di origine. Secondo alcuni studi, infatti, si può risparmiare fino al 50%

La problematica principale, tuttavia, è legata ai risvolti negativi di questa pratica, ovvero la nascita dei pacchetti all-inclusive

Pacchetti all-inclusive: perché sono pericolosi?

Con l’aumento dei numeri del turismo della bellezza sono anche aumentate le offerte dei cosiddetti pacchetti all-inclusive, l’equivalente di pacchetti di viaggio che comprendono, oltre ai tempi dell’intervento, anche tour turistici o villeggiature al mare. 

Le problematiche di questi pacchetti all-inclusive consistono nel fatto che sminuiscono totalmente l’importanza di questi interventi: i lunghi viaggi vanno a stressare l’organismo, esponendolo a complicazioni o ritardando i processi di guarigione, specialmente se eseguiti in prossimità dell’intervento. Inoltre, la lontananza da casa comporta notevoli problematiche nel caso di complicazioni: sono pochi i paesi che, ad esempio, hanno assistenza sanitaria gratuita come l’Italia.

I pacchetti all-inclusive convengono davvero?

Se si considerano tutti questi fattori, risulta chiaro come il basso costo dei pacchetti all-inclusive è pura apparenza. Si tratta di una trovata pubblicitaria che non tiene conto del fatto che un intervento di chirurgia plastica necessita della consulenza di un professionista con cui interloquire liberamente e senza il pericolo di incomprensioni linguistiche o fraintendimenti. 

È necessario conoscere tutti i rischi prima di operarsi e, in ogni caso, essere sempre vicini non solo alla clinica presso cui ci si è operati, ma anche alle figure di riferimento, come il proprio medico curante. Le complicazioni che si possono verificare in seguito ad un intervento di chirurgia plastica non devono essere sottovalutate ed è opportuno che la clinica presso cui si esegue l’intervento sia comunque raggiungibile anche in seguito.

Importante sapere, a questo punto, che i costi per le cure post-operatorie di interventi fatti all’estero, possono a volte superare i costi dello stesso intervento realizzato nel proprio Paese di residenza.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.