RIFARSI IL NASO: LA CHIRURGIA DEL NASO E LE IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE

Rifarsi il naso è una pratica sempre più richiesta e diffusa tra uomini e donne. Negli ultimi decenni la chirurgia estetica ha aiutato migliaia di persone a risolvere gravi problemi e difetti fisici. Migliorando il proprio aspetto, la figura umana, riesce a sentirsi meglio con se stessa e con gli altri. Si tratta di una pratica ormai del tutto sicura che serve a ottimizzare e perfezionare la percezione della propria immagine. Non è solo il lavoro di bisturi che porta a dei risultati. Il percorso è lungo e complesso e inizia, prima di tutto, dentro ciascun individuo. Quando il rapporto con se stessi è in equilibrio e sereno, già prima dell’intervento vero e proprio, si raggiungono significativi traguardi. In ogni caso, che si tratti di un’operazione di mastoplastica additiva, piuttosto che di un intervento per rinofima, l’importante è avere sempre ben precisi gli obiettivi da perseguire e aspettative realistiche e concrete rispetto a tali pratiche.

Rifarsi il naso: fisionomia individuale e chirurgia del naso

Il naso, avendo una posizione centrale nel viso, è un elemento che attrae molto l’attenzione. La sua forma, il suo volume, la sua posizione e inclinazione determinano, in modo significativo, le caratteristiche estetiche di un individuo. Ne accentua e sottolinea il carattere e la personalità e spicca nella fisionomia individuale.

Molto spesso, purtroppo, il naso è oggetto di piccoli e grandi difetti che mettono a disagio le persone e creano un profondo senso di insoddisfazione personale. Per questo motivo sono sempre di più i soggetti che ricorrono alla chirurgia estetica e alla medicina estetica per eliminare, nascondere o migliorare imperfezioni e pecche. Nella chirurgia del naso gli interventi maggiormente richiesti sono quelli di rinoplastica e rinofiller.

Un intervento di chirurgia estetica nasale tiene conto delle proporzioni del naso, del viso e dell’impatto su tutti gli altri elementi facciali. Il naso è, infatti, l’elemento che colpisce maggiormente l’attenzione dell’osservatore e coinvolge tutti e tre i piani dello spazio. Ecco perché il rispetto delle proporzioni è così importante quando si tratta di chirurgia estetica del naso.

Anatomia naso: le 5 aree che lo caratterizzano

Il naso è formato da ossa e cartilagine e gli anatomisti sono soliti descriverlo suddividendolo in cinque aree ben distinte:

  • radice nasale – porzione superiore del naso e naturale prosecuzione della fronte;
  • ponte nasale – corrisponde alla cosiddetta sella di cavallo che si trova esattamente tra i due occhi;
  • dorso nasale o cresta nasale – è il dorso che caratterizza, più di ogni altro elemento, il tratto del naso. È la sezione che risalta soprattutto nella vista del profilo. Parte dal ponte nasale e scende verso l’apice. È proprio questa sezione oggetto degli interventi per rifarsi il naso.
  • punta nasale o apice nasale – estremità del dorso nasale, si trova nella parte inferiore del naso. Sulla punta nasale si aprono le due narici;
  • ali nasali - laterali al dorso nasale, le ali si aprono verso l’esterno. Circondano le narici e sono l’inizio delle cavità nasali anteriori (chiamate anche coane)

Chirurgia estetica naso

La chirurgia estetica del naso è una specializzazione che attrae tutti coloro che desiderano avere un naso più bello, armonico e in equilibrio con il resto degli elementi facciali. Un intervento al naso cambia la morfologia di una persona. Deve quindi essere eseguita a dopo un approfondito studio che tenga in considerazione tutti i parametri estetici e armonici in rapporto con ogni struttura circostante.

Il naso, però, oltre a rappresentare un simbolo estetico, svolge anche una funzione primaria, ossia, la respirazione. Un’operazione al naso, quindi, deve anche tener presente la necessità di continuare a garantire le normali e basilari funzioni legate alla respirazione. In molti casi, una rinoplastica è spesso accompagnata anche da interventi di correzione del setto nasale e dei turbinati.

Prima di procedere all’intervento vero e proprio, il paziente deve quindi essere sottoposto ad approfonditi esami diagnostici e a uno studio e analisi accurata della fisionomia. Lo studio anatomico deve tener conto della struttura, delle proporzioni e dell’espressione globale del viso.

Chirurgia al naso: chi la richiede

La chirurgia sul naso implica un intervento “invasivo” da un punto di vista estetico. Modificando i tratti del naso, il volto può radicalmente cambiare espressione. §il paziente deve essere conscio al 100% dei risultati ottenibili e di come e quanto volto ed espressione potrebbero cambiare.

I soggetti che si rivolgono a chirurghi sono persone che desiderano ottenere dei risultati definitivi e pregevoli e raggiungere dei sostanziali cambiamenti. La chirurgia plastica è indicata per tutti coloro che desiderano rifarsi il naso per:

  • ridurne le dimensioni perché troppo grande rispetto agli altri elementi facciali;
  • rimpicciolire la grandezza delle narici;
  • eliminare o ridurre la gobba presente sul dorso nasale;
  • modificare la punta nasale, il dorso oppure gli angoli tra fronte e naso stesso.

Un naso disarmonico, ingombrante o semplicemente non proporzionato con il resto del viso finisce spesso per condizionare la percezione della propria immagine e arrivare a minare la propria autostima.

Mettere mano al naso, prevede conseguenze fisiche e strutturali, ma comprende anche implicazioni psicologiche, che vanno ben oltre la mera vanità.

Rifarsi il naso: i benefici psicologici

Recenti ricerche hanno dimostrato che gli interventi di chirurgia estetica apportano dei reali e profondi benefici sulla sfera emozionale dei pazienti. In alcuni casi sono dei veri e propri salti di qualità nella vita delle persone. Benessere e soddisfazione sono, alla fine, gli stati d’animo che la maggior parte dei soggetti prova in seguito a un intervento di rinoplastica.

L’iter per raggiungere il traguardo non è sempre facile e lineare come molti, però, potrebbero pensare. Ad esempio, l’attesa per il primo appuntamento con il chirurgo estetico può essere fonte di stress e ansia. Il recupero post operatorio, invece, può causare disagio, pressione e un forte senso di attesa, soprattutto per chi non trova sostegno in parenti, familiari e amici. Infine, bendaggi ed eventuali gonfiori potrebbero essere piuttosto disagevoli per molte persone. Alla fine, però, visti i risultati oggi ottenibili, l’appagamento finale è garantito al 100%.

Tutti coloro che si sottopongono ad interventi per rifarsi il naso, solitamente ottengono benefici che vanno al di là della soddisfazione legata alla necessità di migliorare esteticamente una parte del corpo. Una verità che vale per donne, quanto per gli uomini. Liberarsi di un disagio, percepito come un peso, permette alle persone di esprimersi completamente ed essere sempre se stessi.

La chirurgia estetica non agisce per cambiare la personalità di un soggetto, ma può servire a migliorare l’autostima del paziente e aiutarlo a superare il proprio senso di inadeguatezza. Il chirurgo estetico è tenuto a valutare l’intervento anche da un punto di vista psicologico. Quando l’operazione è richiesta, ad esempio, per emulare esteticamente un idolo famoso e rischierebbe di generare disarmonie con il resto del proprio corpo, o quando è palesemente dettata da disagi di altro tipo, allora il problema è di natura psicologica e deve essere affrontato in altro modo. La tutela del paziente deve, a quel punto, essere posta davanti a qualunque altro interesse.

Intervento rinoplastica: gli effetti della chirurgia

È ormai risaputo che la chirurgia estetica migliora il benessere psicologico delle persone. Incrementa autostima e sicurezza e facilita vita sociale, lavorativa e le relazioni con altri soggetti. Qualche anno fa la Applied Financials Economics ha pubblicato una ricerca dalla quale è emerso che le persone dall’aspetto gradevole riescono a ottenere risultati migliori in ambito professionale e di studio. In effetti, l’aspetto, condiziona e rende più semplici le relazioni interpersonali, accresce l’autostima e la sicurezza che portano a un coinvolgimento maggiore e positivo nelle proprie attività.

Gli interventi di chirurgia estetica però non sono tutti uguali e non sortiscono gli stessi effetti. Rifarsi il naso, ad esempio, correggere un piccolo difetto, un inestetismo fisico, porta notevoli benefici alla salute mentale delle persone. La rinoplastica è un intervento molto richiesto che si trova, addirittura, al quinto posto nella classifica delle operazioni richieste. Ogni anno sono effettuate circa trentamila rinoplastiche, molte delle quali associate anche a settoplastiche che migliorano anche la respirazione. Quando un difetto estetico non rappresenta un conflitto interno, la soluzione allora può prendere la strada che porta al bisturi.

Intervento di rinoplastica e conseguenze psicologiche

Alla base di una richiesta per rifarsi il naso possono esserci svariate cause. Voler correggere un piccolo difetto per migliorare il proprio benessere fisico e mentale, non è sbagliato. I problemi nascono quando il paziente crede di poter risolvere tutti i propri problemi cambiando semplicemente aspetto grazie a una rinoplastica.

Quando e se i problemi assumono natura psicologica, un intervento di rinoplastica, per quanto ben riuscito, non cambia lo stato delle cose mentalmente parlando. Alcuni soggetti sono portati a credere che il proprio disagio sia legato a difetti fisici più o meno evidenti e che, intervenendo su di essi, la sofferenza sparirà come per magia. In realtà, in questi casi, il problema è di natura psicologica e solamente affrontandolo da questo punto di vista, potrà essere definitivamente risolto.

Il chirurgo estetico deve quindi essere in grado di valutare, da un lato, il miglioramento fisico che la rinoplastica può apportare al paziente, e dall’altro saper individuare i soggetti con situazioni psicologiche negative. In alcune circostanze (che spetta al medico giudicare) un intervento per rifarsi il naso, potrebbe non essere la soluzione, anzi, potrebbe aggravare lo stato di precarietà psicologica vissuta dal paziente. Alcuni, infatti, anche dopo aver subito una rinoplastica, rimangono delusi del risultato e attribuiscono il loro stato emotivo d’insoddisfazione, a un’operazione andata male. In realtà, essendo il problema di altra natura, la soluzione non può che essere diversa da quella promessa dal bisturi della medicina estetica.

Intervento per rifare il naso e atteggiamento realistico

Il candidato ideale a un intervento per rifarsi il naso è un soggetto che prova un reale disagio per un preciso difetto fisico e tiene comunque un atteggiamento realistico nei confronti delle procedure chirurgiche. Un punto essenziale affinché ci si possa sottoporre alla rinoplastica (o qualunque altro intervento di chirurgia estetica, sia esso una malaroplastica o una mentoplastica, piuttosto che una mastopessi) è possedere un equilibrio interno che permetta, ancor prima dell’operazione, di sentirsi sereni e con se stessi, sani e in uno stato psicologico armonioso.

Avere delle concrete e realistiche aspettative è fondamentale. Ricorrere alla chirurgia estetica per migliorare un proprio difetto fisico rappresenta una cosa, mentre aspettarsi che a migliorare siano anche altri aspetti della propria vita, è decisamente un’altra storia. Ottenere dei buoni risultati dalla medicina estetica può decisamente migliorare molti aspetti della vita di un paziente, ma non dovrebbe rappresentare lo scopo ultimo per il quale il soggetto decide di sottoporsi a un’operazione.

La motivazione dovrebbe essere più equilibrata e propendere verso la voglia di riuscire semplicemente a migliorare e rendere esteticamente più gradevole una circoscritta zona del proprio corpo. Qualche anno fa la Società Americana di chirurgia Plastica (Asps) ha condotto una ricerca dalla quale è emerso che:

  • il 75% dei pazienti intervistati ha scelto la chirurgia estetica per ottenere un’immagine migliore della propria persona e ottenere uno stile di vita più attivo;
  • il 70% degli intervistati ha riconosciuto anche un notevole vantaggio emozionale e psicologico a seguito di un intervento estetico. Benefici che hanno portato maggiore felicità nella vita di queste persone, più stima e sicurezza in se stessi;
  • infine, il 45% dei pazienti ha ammesso che di riuscire ancora ad assaporare ogni giorno il vantaggio e il gusto di essere diventato un po’ più attraente grazie a un intervento di chirurgia plastica.

“Mi voglio rifare il naso”: ok, ma, parla e confidati con il tuo chirurgo!

Per quanto possa risultare complicato, è davvero fondamentale riuscire a dialogare con il proprio chirurgo prima di ogni intervento estetico. Ogni aspetto della propria salute, sia. Fisica che mentale, deve essere sviscerato. Quindi, chiunque decida di approcciarsi al mondo della chirurgia estetica deve avere ben chiaro l’importanza di chiarire in modo esaustivo le proprie condizioni mediche e psicologiche al medico curante.

Una chiara comunicazione tra chirurgo e paziente, riduce sensibilmente i rischi di successive complicanze. Un chirurgo messo al corrente dell’intera situazione fisica e mentale di un paziente, ha la possibilità di valutare meglio la situazione da un punto di vista più generale e di prendere con lui (e qualche volta per lui) le decisioni migliori per la sua salute. 

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.