NON SOLO BLEFAROPLASTICA: LA NUOVA CHIRURGIA DEGLI OCCHI

Riunitasi recentemente a Mestre per un corso di approfondimento su “Chirurgia e Medicina Estetica della Regione Orbitaria” l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica ed Estetica (AICPE) ha colto l’occasione per uno scambio di conoscenze scientifiche sulle ultime tecniche chirurgiche, sui protocolli combinati e sui trattamenti di medicina estetica in grado di migliorare la zona del nostro sguardo.

Oggetto costante dell’interesse dei chirurghi plastici nonostante i cambiamenti dei canoni estetici avvenuti nel corso degli anni, lo sguardo è soggetto all’effetto dell’aging ma può anche presentare delle imperfezioni congenite migliorabili attraverso la chirurgia. Stabilito che le possibilità di correzione che in questa parte del volto vanno molto al di là dell’intervento di blefaroplastica e delle sue più recenti evoluzioni per tecniche e materiali utilizzati, in questa sede si è evidenziato come i chirurghi plastici e soci AICPE, nel decidere di quale intervento necessita il paziente, debbano sempre muovere da un’attenta valutazione del singolo caso tenendo saldo l’obiettivo di ottenere un risultato che sia il più possibile naturale e armonico. Sottolineando come le pratiche operatorie debbano sempre essere eseguite da chirurghi esperti e avvenire nel rispetto delle linee guida e delle norme igieniche stabilite.

Fatto salvo che la blefaroplastica resta il 2° trattamento più richiesto di chirurgia estetica in Italia, ecco quali sono oggi le altre opportunità di correzione della regione orbitaria.

Cantopessi 

Intervento che consente di portare verso l’alto l’angolo esterno dell’occhio, la cantopessi è un’operazione chirurgica che punta a correggere un difetto congenito della forma dell’occhio (detto comunemente occhio all’ingiù) modificandone il tratto originario, come pure a risolvere problematiche sopraggiunte migliorando l’aspetto delle palpebre inferiori divenute poco toniche a causa del processo di invecchiamento. Secondo il risultato che si desidera ottenere, la cantopessi può essere eseguita anche in combinazione con altri interventi di chirurgia orbitaria.

Lifting medio-facciale 

Indicato per rialzare i tessuti molli della zona compresa tra la linea degli occhi e quella della bocca particolarmente soggetti a elastosi da invecchiamento, il lifting medio-facciale è una pratica chirurgica invasiva, realizzata in anestesia generale, che consiste nello scollamento dei tessuti molli sottocutanei di questa regione, che vengono in seguito spostati verso l’alto sull’arcata dell’orbita attraverso incisioni che lasceranno cicatrici invisibili. Migliorando l’aspetto delle guance e delle borse sotto agli occhi, il lifting medio-facciale è in grado di distendere la cute diminuendone rugosità e lassità garantendo esiti davvero sorprendenti. Un risultato molto naturale e persistente, ben diverso da quello che si ottiene con le tecniche di riempimento ( con impiego di filler e grasso autologo) le quali, oltre ad avere un effetto temporaneo non risolvono il problema della discesa dei tessuti verso il basso. Intervento particolarmente delicato richiede notevole maestria ed esperienza da parte del chirurgo.

Periorbitoplastica mininvasiva

Avente come obiettivo il riposizionamento del sopracciglio ed eseguito solo da pochi chirurghi plastici in Italia questa pratica chirurgica regala allo sguardo una maggiore freschezza agendo sull’aspetto delle palpebre e sull’eliminazione delle rughe frontali e assicurando al paziente un aspetto naturale e più giovane. Pur trattandosi di un intervento mini-invasivo, dà risultati soddisfacenti e durevoli negli anni, ma comporta un post- operatorio un po’ fastidioso a causa della particolare “rete” di punti di sutura su tutta la fronte che compromettono la vita sociale del paziente per alcuni giorni.

Blefaroplastica - le tecniche miste

A seconda delle esigenze di correzione, dei diversi difetti del paziente e considerando se alcuni volumi vanno ridotti oppure ripristinati, il chirurgo plastico esperto potrà decidere se intervenire con la sola blefaroplastica, oppure associare la chirurgia a trattamenti di riempimento volti a correggere volumi, utilizzando acido ialuronico, micro-lipofilling o trattamenti di medicina estetica più leggeri e meno invasivi.

La medicina estetica della zona periorbitaria

Complementari alla chirurgia orbitaria ed eseguibili durante o dopo la fase operatoria, alcuni trattamenti di medicina estetica possono essere usati in combinazione alla chirurgia allo scopo di perfezionare il risultato finale. A discrezione del chirurgo, questo può avvenire attraverso interventi di stimolazione (peeling, laser, ablazioni) che agiscono sulla struttura della pelle, tramite tecniche di riempimento (filler o fili di trazione) oppure favorendo la contrazione della cute con l’impiego di ultrasuoni focalizzati e radiofrequenze.
Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.