FIANCHI EFFETTO FARFALLA: CONSIGLI UTILI, DALL'ABBIGLIAMENTO ALLA CHIRURGIA

Il magico mondo del fashion si è lasciato travolgere negli ultimi anni dal butterfly shape, il fenomeno dell'allargamento anomalo dei fianchi che ha interessato la scelta dell'outfit perfetto, diurno e notturno.

Si tratta di un inestetismo associato all'uso assiduo di pantaloni a vita bassa, così almeno si è detto in un primo momento. Salvo poi ridimensionare la fenomenologia.
Una compressione del corpo che a lungo andare avrebbe prodotto una deformazione dei fianchi, rimodellando il deposito di grasso: a forma di farfalla, appunto.
Per questo motivo la moda ha abbandonato da almeno 5 anni la vita bassa? Gli esperti, interrogatisi sul tema, hanno escluso il rapporto causa-effetto. Ad alti livelli però, ad esempio durante convegni medici specialistici, si è aperto un interessante dibattito sul rimodellamento corporeo, tra gli interventi più richiesti in chirurgia estetica.

Superata, almeno scientificamente, la diretta connessione tra depositi di grasso e scelta dell'abbigliamento, e dopo i consigli delle migliori fashion blogger ad indossare capi a vita alta o più elastici in vita, è sopraggiunta una evoluzione degli outfit più trendy cosicché l'attenzione si è concentrata su alimentazione ed attività fisica.

Da qui ne sono conseguiti consigli su diete bilanciate, preferibilmente centrate sui cibi mediterranei e l'immancabile regola di variare il menù, in quantità ridotte. Immancabili le dritte del personal trainer che invita a praticare per ogni parte del corpo il giusto esercizio, nel caso dei fianchi: posizione eretta a gambe divaricate e flessioni laterali con l'ausilio di pesi fino a 4 chilogrammi oppure sollevamento alternato degli arti inferiori da terra, sdraiati su un lato.

Per quanto concerne il rimedio medico, la chirurgia ha avanzato l'opportunità di sottoporsi alla liposcultura.

Mentre liposuzione o lipoaspirazione sono dirette a scolpire il corpo rimuovendo i depositi di grasso da aree come l'addome, i fianchi ed ancora glutei, cosce, ginocchia oppure mento, guance e collo, diversa è la liposcultura.

Lo specialista, che ha preso visione dell'inestetismo e rivolto al paziente le domande di rito mirate a conoscere il quadro clinico, interviene con delle microcannule su aree selezionate del corpo.
Il lipofilling consentirebbe inoltre di inserire un ago sottilissimo per aspirare piccole quantità di grasso da iniettate successivamente altrove, per andare a colmare eventuali depressioni.

Su internet si trovano Forum nei quali si invita a risolvere il problema in modo drastico, rivolgendosi alla medicina estetica. Gli esperti ricordano però che l'intervento del chirurgo non sostituisce la dieta, ed anzi, il modellamento ottenuto a seguito di una liposuzione potrebbe essere uno stimolo ad interessarsi del proprio peso, consultando la bilancia ed un piano di nutrizione.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.