ACNE, I GIOVANI TEMONO LE CICATRICI: DAI RIMEDI NATURALI ALLA CHIRURGIA

Nel 2015 per la prima volta la Società italiana di Medicina Estetica decide di approfondire i temi legati al mondo degli adolescenti. Attraverso un questionario sottopone alcune domande ad un campione eterogeneo di femmine e maschi presenti sulla penisola da nord a sud.
L'acne risulta essere la patologia che accomuna la maggioranza degli intervistati. La malattia della pelle è dovuta alla infiammazione del follicolo pilifero e della rispettiva ghiandola sebacea. Viso e spalle, oltre al dorso, sono le zone più colpite.
"I casi sono frequenti - spiegava allora il Presidente SIME durante il 36esimo Congresso nazionale - ed i ragazzi esasperano il problema vivendolo con disagio anche quando si tratta di una condizione obiettivamente non così grave". Però il problema è sentito dalla popolazione dei giovanissimi ed affrontato spesso anche sotto il punto di vista psicologico.

Nel corso degli ultimi anni i giovani si sono avvicinati alla medicina estetica, inizialmente attraverso il passaparola tra amici ed amiche, ma grazie ai motori di ricerca in molti hanno approfondito l'argomento. Hanno selezionato le fonti migliori? Su questo aspetto l'attenzione da parte degli specialisti resta alta e l'invito a rivolgersi a personale certificato è sempre il primo consiglio utile.

I rimedi naturali. I consigli sul trattamento della dermopatia riguardano aspetti alimentari e stili di vita, come sottoporsi a programmi di diete controllate oppure eliminare il fumo. La Vitamina E resta una alleata molto gettonata per la pelle, così come torna spesso tra gli ingredienti naturali sottoposti all'attenzione del pubblico dei giovanissimi l'applicazione di composti a base di bicarbonato o di miele, variegati con aloe vera e succo di limone.

La medicina esteticaDermoabrasione, questo il rimedio suggerito dagli esperti per gli esiti da acne: si tratta di intervenire sulle irregolarità della pelle, eliminando lo strato superficiale della cute. Occorre sottoporsi ad una operazione in day hospital con anestesia locale oppure ad una anestesia generale con ricovero in clinica per una notte a seconda del grado di lesioni riscontrate.
Ci sono poi i peeling: si tratta di soluzioni chimiche che consentono di levigare la cute del volto rimuovendo gli strati danneggiati da cicatrici, effetti dell'invecchiamento come le rughe, oppure per la perdita di elasticità della pelle. Peeling profondi necessitano di una anestesia locale e vengono effettuati in regime di day hospital oppure, anche in questo caso, con un ricovero in clinica della durata di una notte.
  Infine c'è chi richiede informazioni sui filler, con acido ialuronico ad esempio, utilizzati per correggere piccole depressioni ed ottenere così un miglioramento che però è solo temporaneo, mentre la dermoabrasione, così come i peeling chimici ed infine il laser garantirebbero ad oggi un intervento più duraturo.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.